Il libro presenta il diario che Matteo Fortuni, detto Tito, tenne per trent’anni sul suo rapporto con Alberto Burri, di cui fu amico intimo, consigliere e collezionista.
L’artista e il medico sono come fratelli.
Le loro vite, durate entrambe ottant’anni con uno scarto di cinque anni tra Alberto, il maggiore, e Tito, si svolgono in parallelo: entrambi di Città di Castello, entrambi medici, calciatori e tifosi del Perugia, condividono per tutta la vita passioni e sogni.
Gli appunti di Tito raccontano come l’artista ritrovasse sempre a Città di Castello una dimensione rilassata e genuina, perfino goliardica, necessaria per nutrire la sua ispirazione e per aiutarlo a sedimentare le intense esperienze artistiche internazionali.
Il libro delinea un ritratto intimo di quello che è da molti considerato il massimo artista italiano del secondo Novecento, dall’infanzia alla formazione, al successo mondiale alla morte, fino ai conflitti sulla sua eredità.
Il testo è affiancato da fotografie inedite, di opere e di momenti di vita condivisi, che documentano il rapporto tra Burri e Fortuni.
Il libro esce in occasione del centenario della nascita di Burri.
Le celebrazioni sono state segnate da importanti iniziative internazionali, in primis la grande antologica al Guggenheim di New York.
Edizione: Maschietto Editore 2016, a cura di Tito Fortuni, testo in italiano.
Formato 12×20 cm, 224 pagine, Brossura.
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