Un volume monografico, a cura di Giuliano Serafini, è realizzato in collaborazione con la Fondazione Burri di Città di Castello, per celebrare il centenario della nascita di Alberto Burri.
Molte iniziative che celebrano la memoria e l’opera dell’artista italiano, massimo esponente dell’astrattismo materico del XX secolo; iniziative che hanno il loro epicentro, nel 2015, nella grande mostra organizzata a New York dal Guggenheim Museum e nel completamento del Cretto di Gibellina.
Burri nasce a Città di Castello nel 1915; diventa medico e inizia a dipingere nel campo di prigionia americano dove viene rinchiuso nel corso della seconda guerra mondiale.
Sacchi, Muffe, Bianchi, Cretti, Plastiche, Cellotex sono alcune delle categorie in cui organizza i propri lavori caratterizzati da un astrattismo fortemente materico, fondato sui materiali concreti che utilizza, spesso operando combustioni sulla superficie del quadro.
Il libro, presenta l’intera produzione dell’artista, con l’ausilio di circa 250 immagini.
Edizione: Giunti Editore 2015 , a cura di Giuliano Serafini, testo in italiano. Formato 24×28 cm, 200 pagine, Rilegato.
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