Volume of the exhibition held at the Galleria dello Scudo in Verona, in the period 15 December 2012 – 31 March 2013.
Through a selection of thirty works created over a period of twenty years, between 1972 and 1992, the volume offers a look at the expressive results that characterized Alberto Burri’s language after the 1950s and 1960s, when it had already imposed itself on the attention of international critics.
Cellotex, which the artist previously always used as a support for other compositions, now becomes “the work”.
In a process of gradual stripping of the expressive medium, Burri reaches the basic element, the material that has always been conceived at the service of something else.
Not unlike what happened with his most iconic cycles, including Sacks, Woods or Burnt Plastics, the material continues to be the true protagonist able to establish itself, internally, rules and compositional balances.
Edition:
Skira 2012, edited by Bruno Corà, in English.
Introduction by Maurizio Calvesi, texts by Rita Olivieri, Aldo Iori.
Format 24×30 cm, 144 pages.
Volume della mostra realizzata alla Galleria dello Scudo di Verona, nel periodo 15 dicembre 2012 – 31 marzo 2013. Attraverso una selezione di trenta opere realizzate nell’arco di un ventennio, fra il 1972 e il 1992, il volume offre uno sguardo sugli esiti espressivi che hanno connotato il linguaggio di Alberto Burri dopo gli anni ’50 e ’60, quando ormai si era già imposto all’attenzione della critica internazionale.
Il cellotex, che l’artista in precedenza ha sempre impiegato come supporto per altre composizioni, diviene ora “l’opera”. In un processo di graduale denudamento del mezzo espressivo Burri giunge all’elemento di base, al materiale che da sempre è stato concepito al servizio di altro.
Non diversamente da quanto avveniva con i suoi cicli più iconici, fra i quali i Sacchi, i Legni o le Plastiche combuste, la materia continua ad essere la vera protagonista in grado di stabilire essa stessa, al proprio interno, regole ed equilibri compositivi.
Edizione:
Skira 2012, a cura di Bruno Corà, in inglese.
Introduzione di Maurizio Calvesi, testi di Rita Olivieri, Aldo Iori.
Formato 24×30 cm, 144 pagine.
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